Le MMA, abbreviazione di Mixed Martial
Arts (Arti Marziali Miste), sono lo sport da combattimento, a contatto pieno,
che negli ultimi anni ha registrato una significativa ascesa mediatica, con
grandissimo consenso da parte del pubblico. Ciò, in buona parte, è dovuto alla
poderosa macchina organizzativa messa in piedi da Dana White, vale a dire l’UFC
(Ultimate Fighting Championship), il campionato più prestigioso e più ricco in
cui si misurano gli atleti più forti in questa disciplina; senza dimenticare,
l’ascesa, negli ultimi anni, di “Bellator”, organizzazione statunitense di MMA,
con sede a Chigago, seconda per importanza dopo l’UFC. Il termine MMA fa
intendere come il regolamento che lo disciplina contempli l’uso sia di tecniche
di percussione, come calci, pugni, gomitate e ginocchiate, sia di tecniche di
lotta a terra, come proiezioni, immobilizzazioni, prese, leve e strangolamenti.
I contendenti, in questo tipo di gare, presentano un background marziale ben
definito e strutturato, sia esso legato a discipline come il judo, l’aikido, il
taekwondo, la lotta greco-romana e lotta libera, che a veri e propri sport da
ring quali la kickboxing, il pugilato e, soprattutto, la Muay Thai. La disciplina d’origine, pertanto, costituisce la base
su cui, successivamente, l’atleta perfeziona e completa il proprio bagaglio
marziale, dal momento che ciascun incontro, pur iniziando sempre in piedi, può,
il più delle volte, proseguire e concludersi a terra. Uno dei momenti
fondamentali della lotta a terra, ad esempio, è rappresentato dal Ground &
Pound (lett. “metti a terra e colpisci”), fase in cui il fighter in posizione
dominante colpisce, ripetutamente, il proprio avversario con pugni e gomitate
e, se in monta laterale, anche con ginocchiate. Questo aspetto fa da contraltare
ad un’altra caratteristica, propria di questo sport, che è lo Sprawl &
Brawl (In questo caso il senso del verbo to sprawl è quello di cercare di
“restare in piedi” per “colpire” o “to brawl”), con la quale un contendente
cerca di evitare la lotta a terra e, allo stesso tempo, attacca il proprio
avversario con una combinazione di calci e pugni. Questi termini non devono
incutere alcun timore, né tanto meno il fatto che le MMA individuano, nella
propria intrinseca struttura, una serie di discipline: Muay Thai e Brazilian Jiu
Jitsu su tutte, ma poi anche Pugilato, Judo, Aikido, Lotta greco – romana,
Lotta libera olimpica, Submission Wrestling (o Grappling), Sanda, Sambo russo,
Kickboxing. È vero che le MMA sono la disciplina sportiva più dura in assoluto,
ma costituisce un dato di fatto certo che il successo e la popolarità raggiunta
negli ultimi anni da questa disciplina, è stato determinato sia dell’efficacia
e dalla spettacolarità dei colpi messi, ma anche e, direi soprattutto, dagli
atleti che l’hanno interpretata in modo sublime, facendola conoscere ed
apprezzare al grande pubblico. Basti pensare alla leggenda del Brazilian Jiu
Jitsu, Royce Gracie, al grandissimo Wanderlei Silva, da poco ritiratosi dopo
una straordinaria carriera da agonista, Anderson Silva, Fabricio Werdum, Cain
Velasquez, solo per citarne alcuni. Le MMA hanno riscosso notevole successo
anche in ambiente femminile, dove sono emerse atlete straordinarie, come Ronda
Rousey, che ritroviamo, tra l’altro, nel film “The Expendables 3” di Sylvester
Stallone, Gina Carano anch’ella divenuta, in seguito, attrice, Miesha Tate, Rin
Nakai e “last but not least” la nostra Antonella Bucci, a cui va il nostro più
sincero augurio di una bella e proficua carriera da fighter nel circuito
“Bellator”. Pertanto, alla luce di quanto finora detto, va sottolineato un
aspetto molto importante riguardo questo sport: chiunque, sia esso uomo o
donna, dotato di buona volontà, spirito di sacrificio, umiltà e determinazione,
voglia di misurarsi con se stesso, può accostarsi a questa disciplina,
ottenendo ottimi risultati, soprattutto per quello che riguarda il benessere
psico – fisico, la forza e la tenuta atletica. Le MMA, così come le discipline
marziali, favoriscono lo sviluppo della personalità, aiutano nelle relazioni
interpersonali, nei processi di concentrazione, di focalizzazione degli
obiettivi, e nello sviluppo di dinamiche di problem solving. Senza dimenticare
che rappresentano una più che valida forma di difesa personale. Praticare
un’arte marziale dà, indubbiamente, dei benefici; praticare le MMA arricchisce
la vita, cambiandola in meglio.
Michele Lenti