mercoledì 24 settembre 2014

Breve excursus sulle MMA




Le MMA, abbreviazione di Mixed Martial Arts (Arti Marziali Miste), sono lo sport da combattimento, a contatto pieno, che negli ultimi anni ha registrato una significativa ascesa mediatica, con grandissimo consenso da parte del pubblico. Ciò, in buona parte, è dovuto alla poderosa macchina organizzativa messa in piedi da Dana White, vale a dire l’UFC (Ultimate Fighting Championship), il campionato più prestigioso e più ricco in cui si misurano gli atleti più forti in questa disciplina; senza dimenticare, l’ascesa, negli ultimi anni, di “Bellator”, organizzazione statunitense di MMA, con sede a Chigago, seconda per importanza dopo l’UFC. Il termine MMA fa intendere come il regolamento che lo disciplina contempli l’uso sia di tecniche di percussione, come calci, pugni, gomitate e ginocchiate, sia di tecniche di lotta a terra, come proiezioni, immobilizzazioni, prese, leve e strangolamenti. I contendenti, in questo tipo di gare, presentano un background marziale ben definito e strutturato, sia esso legato a discipline come il judo, l’aikido, il taekwondo, la lotta greco-romana e lotta libera, che a veri e propri sport da ring quali la kickboxing, il pugilato e, soprattutto, la Muay Thai. La disciplina d’origine, pertanto, costituisce la base su cui, successivamente, l’atleta perfeziona e completa il proprio bagaglio marziale, dal momento che ciascun incontro, pur iniziando sempre in piedi, può, il più delle volte, proseguire e concludersi a terra. Uno dei momenti fondamentali della lotta a terra, ad esempio, è rappresentato dal Ground & Pound (lett. “metti a terra e colpisci”), fase in cui il fighter in posizione dominante colpisce, ripetutamente, il proprio avversario con pugni e gomitate e, se in monta laterale, anche con ginocchiate. Questo aspetto fa da contraltare ad un’altra caratteristica, propria di questo sport, che è lo Sprawl & Brawl (In questo caso il senso del verbo to sprawl è quello di cercare di “restare in piedi” per “colpire” o “to brawl”), con la quale un contendente cerca di evitare la lotta a terra e, allo stesso tempo, attacca il proprio avversario con una combinazione di calci e pugni. Questi termini non devono incutere alcun timore, né tanto meno il fatto che le MMA individuano, nella propria intrinseca struttura, una serie di discipline: Muay Thai e Brazilian Jiu Jitsu su tutte, ma poi anche Pugilato, Judo, Aikido, Lotta greco – romana, Lotta libera olimpica, Submission Wrestling (o Grappling), Sanda, Sambo russo, Kickboxing. È vero che le MMA sono la disciplina sportiva più dura in assoluto, ma costituisce un dato di fatto certo che il successo e la popolarità raggiunta negli ultimi anni da questa disciplina, è stato determinato sia dell’efficacia e dalla spettacolarità dei colpi messi, ma anche e, direi soprattutto, dagli atleti che l’hanno interpretata in modo sublime, facendola conoscere ed apprezzare al grande pubblico. Basti pensare alla leggenda del Brazilian Jiu Jitsu, Royce Gracie, al grandissimo Wanderlei Silva, da poco ritiratosi dopo una straordinaria carriera da agonista, Anderson Silva, Fabricio Werdum, Cain Velasquez, solo per citarne alcuni. Le MMA hanno riscosso notevole successo anche in ambiente femminile, dove sono emerse atlete straordinarie, come Ronda Rousey, che ritroviamo, tra l’altro, nel film “The Expendables 3” di Sylvester Stallone, Gina Carano anch’ella divenuta, in seguito, attrice, Miesha Tate, Rin Nakai e “last but not least” la nostra Antonella Bucci, a cui va il nostro più sincero augurio di una bella e proficua carriera da fighter nel circuito “Bellator”. Pertanto, alla luce di quanto finora detto, va sottolineato un aspetto molto importante riguardo questo sport: chiunque, sia esso uomo o donna, dotato di buona volontà, spirito di sacrificio, umiltà e determinazione, voglia di misurarsi con se stesso, può accostarsi a questa disciplina, ottenendo ottimi risultati, soprattutto per quello che riguarda il benessere psico – fisico, la forza e la tenuta atletica. Le MMA, così come le discipline marziali, favoriscono lo sviluppo della personalità, aiutano nelle relazioni interpersonali, nei processi di concentrazione, di focalizzazione degli obiettivi, e nello sviluppo di dinamiche di problem solving. Senza dimenticare che rappresentano una più che valida forma di difesa personale. Praticare un’arte marziale dà, indubbiamente, dei benefici; praticare le MMA arricchisce la vita, cambiandola in meglio.


Michele Lenti

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